Custodire e alimentare l’innata curiosità dei bambini e degli adolescenti sui temi più alti, ascoltare le domande che tutti si pongono sin dalla prima infanzia, questo il terreno sul quale vorremmo incontrarvi, quello su cui, come scrive la Harendt, si fonda ogni civiltà.
Affiancare le scuole in questo prendersi cura di quelle domande irrispondibili, è il desiderio che ci ha mossi nelle scelte della programmazione che vi proponiamo per questa stagione teatrale 2024.25.
Come già da qualche anno, tanti saranno i luoghi in cui quest’incontro potrà aver luogo. Come Factory siamo pronti ad accogliere le scolaresche nei teatri e negli spazi culturali del capoluogo e di ben cinque comuni dell’area del Nord Salento, Novoli, Trepuzzi, Campi Salentina, Guagnano e Leverano, con cui da anni condividiamo la visione del progetto culturale policentrico dei Teatri del Nord Salento realizzato anche grazie al sostegno della Regione Puglia e del Ministero della cultura.
Siamo pronti ad incontrarvi nei mondi immaginari creati dagli spettacoli di Factory e da quelli delle tante compagnie teatrali professionali che ospiteremo in questa rassegna, compagnie alle quali ci accomuna la stessa attenzione a cogliere le attese delle nuove generazioni e la stessa dedizione nel costruire con loro un dialogo su un terreno artistico professionale e di qualità.
Lo diciamo spesso, il teatro è il luogo dell’incontro.
Incontro tra attori e spettatori, sempre, incontro tra gli artisti, gli studenti e i loro docenti, in questo caso, ma, in verità, il desiderio più profondo che anima il nostro lavoro è quel cerchio che, per un incanto che mai smette di sorprenderci, tiene assieme, per il tempo dello spettacolo, tutti coloro che vi partecipano.
Quel cerchio che auspichiamo diventi sempre più un cerchio aperto e si faccia esso stesso luogo capace di generare nuovi territori di scoperta, nuovi pensieri critici.
Solo cosìpotremo far sì che l’opera travalichi la scena e sentire, con quegli occhi nuovi che l’arte sa regalare, come tutto ci riguardi e come di tutto, per come possiamo, siamo chiamati a prenderci cura.
Felici di tornare a coltivare con voi il nostro più bel giardino.
Lo staff di Factory
Dietro tutte le domande cognitive alle quali gli uomini trovano risposta, si celano quelle senza risposta che sembrano del tutto oziose e sono sempre state denunciate come tali. È più che probabile che gli uomini, se mai perdessero l’appetito per il significato che chiamiamo pensiero e smettessero di porre domande senza risposta, perderebbero non solo la capacità di produrre quelle cose-pensiero che chiamiamo opere d’arte, ma anche la capacità di porre tutte le domande a cui è possibile rispondere su cui si fonda ogni civiltà.
(Anna Harendt)
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