Questa è una storia al confine tra l'al di qua e l'aldilà, un percorso in punta di piedi che
ripercorre l'amore oltre il tempo e lo spazio grazie alla potenza dei ricordi.
Smile è uno spettacolo che prende forma da una semplice, ma potente domanda:
cosa rimane delle persone che abbiamo amato?

Una casa tutta bianca, un piccolo mondo nel quale si muove uno scrittore buffo e abitudinario, un personaggio con le sue micro manie e con una grande immaginazione.
Intorno a lui, lo sguardo delicato di una donna, le cui parole risuonano nell'aria rarefatta. Chi sono? Si conoscono? Cos'hanno in comune? Si incontreranno mai?
Questo racconto si nutre della memoria e ne ribalta il meccanismo, mettendo in discussione ciò che consideriamo il confine tra presenza e assenza, immaginazione e ricordo. La chiave di accesso allo spettacolo è rappresentata dal linguaggio universale del corpo, attraverso il codice senza tempo della pantomima, per comunicare in assoluta immediatezza e semplicità.
Non potevamo, quindi, non richiamare alla nostra memoria la poesia di Charlie Chaplin, un artista che ha saputo parlare alle nostre emozioni con la forza silenziosa dei gesti e dei sorrisi, ma non solo. A distanza di molti anni, Chaplin resta un simbolo di impegno politico, di critica e resistenza ai potenti, di poesia e di speranza: Smile è un omaggio al lato meno ricordato di questo artista, che nonostante perdite, abbandoni e sconfitte non ha mai smesso di far ridere il suo pubblico e di sorridere.
In un tempo in cui la guerra diventa sempre più tangibile e vicina, cui assistiamo impotenti e senza la possibilità di poter gridare la nostra sofferenza, abbiamo scelto proprio questa storia per interrogarci in maniera profonda e sottile, chiedendoci se l’amore può vincere gli strappi del tempo, trasformarsi, attraversare i confini dell’esistenza in un viaggio emozionale tra ricordo e realtà, passato e presente. Tra la delicatezza di un sorriso e la commozione di una lacrima. Smile è ispirato e dedicato anche a Refaat Alareer, intellettuale e poeta palestinese, professore di inglese e fondatore del progetto «We are not Numbers», ucciso da un bombardamento il 6 dicembre 2023 nella Striscia di Gaza. La sua ultima poesia termina con queste parole: ''Se dovessi morire, fa che porti speranza, fa che sia un racconto!''.

Compagnia

Factory compagnia transadriatica Lecce

Factory Compagnia Transadriatica dal 2009 svolge prevalentemente le attività di produzione di spettacoli, realizzazione di progetti di cooperazione internazionale, organizzazione di laboratori, rassegne e festival come KIDS – Festival Internazionale delle arti e del teatro per le nuove generazioni, dedicato alle famiglie e al tout public e giunto alla decima edizione. Dal 2009 le produzioni hanno avuto lunghe tournée sia a livello nazionale che internazionale vincendo prestigiosi premi in Iran, Montenegro e per 3 volte il premio Eolo, il più prestigioso premio italiano per il teatro per le nuove generazioni, nel 2020 per Mattia e il nonno, nel 2021 per Paloma ballata controtempo, nel 2023 per Hamelin. Dal 2013 Factory avvia un’attività
di programmazione presso il Teatro Comunale di Novoli (Lecce) che negli anni coinvolge anche i comuni limitrofi nel progetto dei Teatri del Nord Salento. Dal 2018 è membro del TRAC – Centro di Residenza
Teatrale di Puglia. Dal 2016 si occupa di produrre spettacoli di Teatro sociale d’Arte, nel cui staff artistico sono presenti anche persone con disabilità. Nel 2019 realizza una coproduzione europea, Hubu Re, con un cast di attori italiani e greci. Dal 2021 Factory aderisce alla rete Europe Beyond Access promuovendo un lavoro con le comunità sui temi della diversità e dell’accessibilità. Sempre dal 2021 è riconosciuta dal MIC come impresa di produzione di teatro di innovazione nell’ambito del teatro per l’infanzia e la gioventù.