ln una lunga e inaspettata passeggiata, che ha la dimensione forse di un sogno, nonno e nipote si preparano al distacco, a guardare il mondo, a scoprire luoghi misteriosi agli occhi di un bambino, costellati di incontri magici e piccole avventure pescate tra i ricordi per scoprire, alla fine, che non basta desiderare per ottenere qualcosa, ma bisogna provare e soprattutto non smettere mai di cercare.
ln questo delicato passaggio di consegne il nonno insegna a Mattia, giocando con lui, a capire le regole che governano l'animo umano e come si può fare a rimanere vivi nel cuore di chi si ama. Una tenerezza infinita è alla base di questo straordinario racconto scritto con dolcezza e grande onirismo. Un lavoro che ci insegna con gli occhi innocenti di un bambino e la saggezza di un nonno a vivere la perdita come trasformazione e a comprendere il ciclo della vita. È un farmaco questo racconto, uno di quelli che noi adulti, avremmo dovuto avere la fortuna di conoscere da piccoli per imparare a recepire la separazione come questo cammino tra nonno e nipote che somiglia a un viaggio che non fa più paura.
Compagnie
Factory compagnia transadriatica Lecce
Factory Compagnia Transadriatica dal 2009 svolge prevalentemente le attività di produzione di spettacoli, realizzazione di progetti di cooperazione internazionale, organizzazione di laboratori, rassegne e festival come KIDS – Festival Internazionale delle arti e del teatro per le nuove generazioni, dedicato alle famiglie e al tout public e giunto alla decima edizione. Dal 2009 le produzioni hanno avuto lunghe tournée sia a livello nazionale che internazionale vincendo prestigiosi premi in Iran, Montenegro e per 3 volte il premio Eolo, il più prestigioso premio italiano per il teatro per le nuove generazioni, nel 2020 per Mattia e il nonno, nel 2021 per Paloma ballata controtempo, nel 2023 per Hamelin. Dal 2013 Factory avvia un’attività
di programmazione presso il Teatro Comunale di Novoli (Lecce) che negli anni coinvolge anche i comuni limitrofi nel progetto dei Teatri del Nord Salento. Dal 2018 è membro del TRAC – Centro di Residenza
Teatrale di Puglia. Dal 2016 si occupa di produrre spettacoli di Teatro sociale d’Arte, nel cui staff artistico sono presenti anche persone con disabilità. Nel 2019 realizza una coproduzione europea, Hubu Re, con un cast di attori italiani e greci. Dal 2021 Factory aderisce alla rete Europe Beyond Access promuovendo un lavoro con le comunità sui temi della diversità e dell’accessibilità. Sempre dal 2021 è riconosciuta dal MIC come impresa di produzione di teatro di innovazione nell’ambito del teatro per l’infanzia e la gioventù.
Fondazione Sipario Toscana Cascina (PI)
Fondazione Sipario Toscana Onlus è un Centro di Produzione nell’ambito della sperimentazione e del teatro per l’infanzia e gioventù, finanziato dal MIC, riconosciuto quale Ente di rilevanza dalla Regione Toscana, sostenuto da Comune di Cascina.
Centro di ricerca, produzione, programmazione e formazione. Spazio dedicato alla pluralità di espressioni in relazione fra loro, dallo spettacolo dal vivo ai linguaggi dell’arte visiva, fra multimedialità e innovazione, opera in ambito produttivo, formativo e di programmazione, in collaborazione con soggetti pubblici e privati su scala locale, nazionale e internazionale.
Qualità dell’offerta, ricambio generazionale e sperimentazione rappresentano il minimo comune denominatore delle attività.
Nasca Teatri di Terra Lecce
NASCA-Teatri di Terra nasce nel gennaio 2007 ed è una sigla teatrale che si nutre dell’esperienza dell’attore e regista salentino Ippolito Chiarello, per sviluppare un lavoro di ricerca e proposta artistica e teatrale in particolare, con un occhio attento al territorio e lo sguardo proteso al mondo, con l’intento di avvicinare le persone alla cultura teatrale e inevitabilmente a tutte le forme d’arte.
Nell’ambito della ricerca e dell’azione culturale sul territorio, NASCA trova i suoi principi ispiratori nel concetto di teatro e di attore “ecosostenibile”, di cultura, nel senso più ampio possibile, attenta nella sua espressione a preservare i “territori naturali”, senza mistificare e “inquinare” corpi e spazi d’azione. Un agire che ritorna a costruire a partire dall’uomo e dalla terra che calpesta e non per sfuggire al progresso, anzi, per poterlo rendere possibile e rinnovabile, attento agli effetti collaterali delle scoperte umane.