“Perché non posso più andare a scuola papà?”
“Perché siamo ebrei, Liliana”
Una storia dolorosa, indimenticabile, quella di Liliana Segre che a soli 13 anni viene deportata nel campo di concentramento di Auschwitz. Una storia di cui il mondo deve farsi portatore per tramandare quello che è stato e che non deve mai più accadere. Un racconto che nasce dalla personale esigenza di aiutare le giovani coscienze a familiarizzare con fatti dolorosi che fanno parte del nostro passato attraverso gli strumenti più adatti. Il testo, scritto da Daniela Palumbo, ci parla in modo semplice, diretto. Racconta di un’infanzia felice e spensierata, quella di Liliana bambina, di un’adolescenza stravolta, di un viaggio al limite della sopravvivenza e di una prigionia che si fatica ad immaginare. Di un ritorno, difficile, faticoso
e di un amore, infine, che fa rinascere.
Questo lavoro di teatro sociale si mostra più che mai fondamentale, imprescindibile in un momento storico in cui i temi dell’immigrazione, della sovranità nazionale, dei confini, tornano a dover essere affrontati in un modo nuovo. La forza del racconto di una vita reale, di fatti realmente accaduti, rende tangibile la precarietà di molti traguardi civili raggiunti dall’uomo. La cultura resta l’unico strumento per combattere l’odio, la violenza, la discriminazione. È Liliana che ci insegna tutto ciò e noi, con questo spettacolo, la aiutiamo a portare avanti questo messaggio.

Compagnia

La Piccionaia Vicenza

La storia de La Piccionaia abbraccia più di 45 anni ed ha visto l’alternarsi di decine di artisti e di organizzatori accomunati da un lavoro di ascolto delle nuove generazioni e della comunità educante e dalla ricerca di una drammaturgia specifica per questo pubblico. Nel tempo è divenuta punto di contatto tra insegnanti, altre compagnie teatrali, pedagogisti, operatori della provincia e non, luogo di confronti artistici e culturali tra la città ed il teatro ragazzi italiano.