Un testo, un’attrice e il teatro come spazio della mente. Un piccolo capolavoro contemporaneo per sintesi, poesia e complessità si rivela immediatamente per la sua universalità, fuori dal tempo. Un classico moderno, già assolo per grandi attrici come Anna Marchesini e Maria Paiato, torna in scena interpretata da Giada Prandi, in un nuovo allestimento diretto da Renato Chiocca che mette al centro la donna oltre il personaggio. Latina, anni ’60. Trasferitasi da Orvieto per lavorare come impiegata comunale, Anna vive in affitto dalla signora Rosa Tavernini passando le sue giornate tra casa e lavoro, da sola. Le sue piccole certezze cominciano a crollare quando a casa suo padre vuole dare la sua camera a sua sorella Giuliana e quando, un giorno a lavoro, incontra Tonino, il ragionier Tonino Scarpa, il quale dopo pochi mesi le propone di andare a vivere con lui ma senza sposarsi. Anna accetta riluttante “l’inconsueta” proposta fra i pettegolezzi delle colleghe bigotte e il disappunto della signora Tavernini. Anna è una donna in lotta con il suo passato e i suoi demoni. Una vittima del suo tempo e della condizione della donna negli anni ’60 di una società e di una morale che rifiuta ma che non ha la forza di combattere e da cui noi riesce ad emanciparsi.