Danzando e cantando tra tegami e coperchi, un cuoco di corte prepara un sontuoso cous cous per festeggiare Heina, la figlia dello sceicco che, rapita dal terribile Ghul, il mostro di farina, è riuscita a sfuggirgli e ritornare a palazzo. Saranno gli ingredienti del cous cous (farina, peperoni, zucchine, patate, cipolle), prima di finire in pentola, a raccontare la mirabolante vicenda, secondo un'antica tecnica narrativa, detta ''furgia'' diffusa nella zona di Marrakech.
Lo spettacolo è recitato in arabo e il pubblico è immerso nella sonorità della lingua di un mondo in cui può comprendere situazioni e personaggi solo attraverso gli oggetti e le azioni dell'attore. Ogni spettatore prova così cosa significa sentirsi straniero, e, superato il disagio iniziale, può aprirsi a una percezione diversa, più emotiva e scoprire nuovi paesaggi, suoni, gesti e colori.