La fata Bianca, la più bella, sola e potente fata del regno appare nel sogno della Regina e le promette che avrà la figlia che tanto desidera e che lei sarà la sua madrina. Cosa succede quando un sogno si avvera?

Nel castello la fata Brutta, chiacchierona e smemorata, e la fata Muta, che ha una classe che manda in bestia la sua sgraziata collega, preparano il corredino e i festeggiamenti.

La fata Brutta si occupa degli inviti, si sforza di ricordarsi tutti, proprio come ha detto la regina, di non dimenticare nessuno, fosse pure la persona più antipatica del regno… la festa è un successo, a parte quel brivido freddo all’improvviso dietro la schiena, a parte quella figura che guarda minacciosa la carrozzina della principessa, a parte che la fata Brutta si è ricordata di invitare tutti tranne la fata Bianca, che adesso porta il suo dono alla bambina: “quando la principessa compirà 16 anni si pungerà il dito con un ago da cucito e morirà”.

La fata Brutta, ottiene che la principessa non muoia ma dorma per cento anni in attesa che l’amore la risvegli, perché di questo è sicura “l’amore vero esiste”.

Compagnia

Bottega degli apocrifi Manfredonia (FG)

Bottega degli Apocrifi nasce a Bologna nel 2000 nelle aule del CIMES dall’incontro del regista Cosimo Severo, della drammaturga Stefania Marrone e del musicista Fabio Trimigno.

Nel 2004 migra controcorrente da Bologna a Manfredonia con l’obiettivo politico di coltivare il deserto. Inizia qui un percorso di contaminazione della comunità attraverso la pratica artistica fatta di un’intensa attività formativa, della programmazione di Stagioni multidisciplinari che guarda ai tanti pubblici del territorio, della creazione di Festival e Rassegne site specific, e della realizzazione di progetti speciali che coinvolgono differenti fasce della popolazione, incidendo con forza sul percorso di ricerca della compagnia, incentrato su drammaturgia contemporanea e musica originale.

Nel 2010 la compagnia debutta col suo primo spettacolo per le nuove generazioni, Nel bosco addormentato, con cui vince il premi Eolo, la Rosa d’oro del Festival di Padova e l’ Uccellino azzurro del festival di Molfetta.